Alighiero Boetti
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Biografia

Alighiero Boetti nasce il 16 dicembre 1940 a Torino.  Si avvicina all"arte da autodidatta, e inizia a coltivare alcuni dei numerosi interessi cui, grande viaggiatore, si dedicherà nel corso della vita, dalla musica alla matematica, dalla filosofia all"esoterismo, dalle culture del Medio ed Estremo Oriente a quelle africane. 

L"esordio pubblico avviene nel gennaio 1967 con un"esposizione personale alla Galleria Christian Stein di Torino, dove presenta un nucleo di opere costruite e assemblate con materiali extra-artistici e industriali, come l"eternit, il ferro, il legno, il tessuto mimetico e le vernici a smalto, che continuerà ad utilizzare anche nelle successive mostre. 

Insieme a Giovanni AnselmoPier Paolo CalzolariLuciano FabroJannis KounellisMario MerzMarisa MerzGiulio PaoliniGiuseppe PenoneMichelangelo PistolettoEmilio Prini e Gilberto Zorio, prende parte al gruppo Arte Povera. Partecipa alle principali esposizioni internazionali dell"Arte Povera fino al 1972.

Nel marzo 1971 Boetti si reca per la prima volta in Afghanistan, dove fino all"occupazione sovietica del 1979 tornerà all"incirca due volte l"anno e commissionerà alle donne afghane diversi tipi di manufatti, opere da lui disegnate e ricamate secondo la tradizione locale. E" il caso degli arazzi, delle mappe e delle bandiere. Tornato a Roma, Boetti avvia un altro meccanismo di cui si fa regista, delegando l"esecuzione a terzi: la produzione delle opere a penna biro su cartoncino che dei manuensi sono incaricati di creare seguendo le indicazioni dell"artista. La prima mostra personale in un museo straniero, nel 1974 al Kunstmuseum di Lucerna, è seguita da un"importante antologica alla Kunsthalle di Basilea nel 1978, e da numerose esposizioni museali degli anni Ottanta e Novanta in Europa e Stati Uniti.

Negli anni "90 Boetti riceve diverse committenze per grandi installazioni in ambienti museali: mosaici, ricami.

Nel 1990 Boetti è invitato alla Biennale di Venezia con una sala personale, che allestisce interamente con opere in tecnica mista su carta, affollate da animali. In questa occasione riceve il "Premio Speciale della Giuria". Il senso ludico, spesso presente nelle sue opere, resta una componente importante, tuttavia alcuni lavori sembrano rivelare una riflessione esistenziale, forse un"ulteriore necessità di tracciare un resoconto di vita. Muore a Roma il 24 aprile 1994.  
Lotti passati