Alla fine del conflitto riprende a Siena gli studi universitari e nel 1920 si laurea in giurisprudenza e inizia a lavorare presso lo studio dell"avvocato Dini a Colle Val d"Elsa, di dove era originaria la famiglia e dove aveva trascorso l"infanzia. Nel tempo libero dal lavoro si dedica alla sua vera passione: la pittura.
Dal 1930 si trasferisce a Torino e lavora presso La Stampa come caporedattore. La sua presenza nel mondo culturale ed editoriale del regime fascista è molto intensa, scrive e collabora a diverse riviste. Parallelamente prosegue la sua opera pittorica, ricca di evidenti accentuazioni cromatiche e pennellate veloci, il disegno violento unito al tratto vivo del segno grafico delle sue incisioni, viene riconosciuto dalla critica artista completo.
Nel secondo dopoguerra continua ancora ad acquisire riconoscimenti, merito di un prolifico lavoro creativo, e a presentare mostre personali. Nel 1962 gli viene anche affidata la presidenza dell"Accademia di San Luca a Roma e riesce ad ottenere una mostra personale alla Gallery 63 di New York. Sterminata è la sua produzione di disegni, acquarelli, tempere ecc., a volte in collaborazione con case editrici di prestigio; merita citare, solo come ottimo esempio, i 32 disegni in b/n e a colori con i quali illustrò Il gusto di vivere, volume che raccoglie scritti di Giancarlo Fusco, curato da Natalia Aspesi e pubblicato dallaLaterza nel 1985.
Muore senza grandi clamori, in silenzio, novantenne, a Roma il 16 giugno 1989.